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Profilo personale dell'artista

Pignalosa Angela
Igor
(Olanda)

Angela Pignalosa (il vero nome dell'artista) nasce il 17 maggio 1955 a S. Sebastiano al Vesuvio Napoli. Già da giovane decide di dedicarsi alla pittura. Ha frequentato per un po' la scuola d'arte ma si ritiene autodidatta, infatti non ha una buona opinione delle istituzioni che secondo lei lasciano poco spazio alla fantasia.

Per creare confusione si firma 'Igor' nome misterioso e maschile ma anche perché è convinta che il suo talento viene represso da una società opportunista e maschilista. Sviluppa uno stile che è molto diverso dal "classico napoletano" caratterizzato dal sentimentalismo con il quale è rappresentata una Napoli felice e potente. I quadri di Igor riflettono di più la città di oggi, una città caotica , qualche volta surrealista che però continua ad affascinare con una nota di ottimismo che malgrado tutto si manifesta in molti dei suoi quadri. L'ispirazione viene dal mondo dove dominano i poteri irrazionali e come per magia vengono fuori i desideri e le paure del nostro subconscio, dove le immagini ci fanno pensare alle civiltà di un passato e ad un lontano futuro.

L'artista rivela un pensiero profondo che si manifesta nel colore a volte dolce e delicato. Attraverso i suoi quadri lascia entrare gli spettatori in un mondo dove regna la fantasia, il sogno, la speranza: un mondo surreale che lascia trasparire un profondo amore per la natura anche se la tecnologia sembra essere troppo subentrata. Nel 1985 organizza una personale dal titolo 'L'arte ed il progresso'. Il suo scopo era quello di manifestare attraverso le sue opere un malessere generale ed una cultura degenerante e distruttiva che deturpa e viola anche la natura. La critica è lodevole e incoraggiante e questo tipo di comunicazione viene percepito suscitando l'interesse del pubblico napoletano che non solamente assiste ma volentieri partecipa... Le barriere da superare sono enormi, la mancanza di enti istituzionali e di adeguade strutture lasciano grandi spazi vuoti dove è impossibile organizzarsi scatenando nell'animo dell'artista (e non solo) deprimenti e angosciose paure.
Sebbene a malincuore, nel 1989 Igor lascia l'Italia in cerca di nuove ispirazioni per recuperare un futuro che ormai sembra non appartenerle. "Crollavano alcuni muri ma emergevano invisibili barriere ed enormi conflitti." L'impatto con una società razionale, un Paese ed una cultura completamente diversi dal suo la inducono a profonde riflessioni. In Olanda conosce un gallerista che dandole l'opportunità di esporre le dà allo stesso momento un incoraggiante stimolo per continuare; inoltre scopre che esistono delle gallerie chiamate arteteche dove giovani artisti possono non solo esporre ma anche fittare quadri ad enti istituzionali e strutture pubbliche. Cosi l'arte diventa non solo uno scopo ma una disciplina da seguire.

Nel 1991 partecipa alla collaterale ideata da Hendrik Beekman, pittore e gallerista. Il tema è difficile e complesso "I canti e le poesie di Maldoror" tratto dalla letteratura francese. Il fascino e la suggestione del "tema" ed il mistero che c'è intorno all'autore del libro le destano un vivace interesse che l'aiuta a superare un trauma che spesso, emergendo da un passato si manifesta con immagini mostruose. Dopo questa collaterale di cui si parlò molto in Olanda, Igor entra in contatto con il "Florence Gift Mart" (Firenze) e nel settembre del 1994 partecipa ad una seconda collaterale artistica sul tema Dantesco.

Rientrata in Italia dopo aver trascorso quattro anni all'estero, la pittrice si sente quasi una straniera nel proprio Paese per un sistema assurdo e irrazionale, temendo in un fatale destino, ritorna in Olanda dove afferma che è più facile lavorare con la massima tranquillità e concentrazione e dove il confronto con l'arte ed i moderni pittori olandesi arricchisce il suo curriculum di nuove esperienze e modifica il suo stile con maggiore serenità e originalità. Entrando nel nuovo millennio l'artista, sempre in cerca di nuove esperienze, sta attualmente preparando un'espozione che si terrà a giugno del corrente anno. Sta programmando per l'anno prossimo un atelier in una communità artistica.


 

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